Artrosi: il punto di vista del fisioterapista

  1. Cos’è l’artrosi?
  2. Sintomi
  3. Diagnosi
  4. Cause
  5. Cosa fare?  
  6. Trattamento
  7. Conclusioni

Se stai leggendo questo articolo, hai più di 50 anni ed hai effettuato una radiografia o un altro esame diagnostico per un problema articolare recente, è molto probabile che nel tuo referto sia presente la parola “ARTROSI”.

Appena ritirato l’esito dell’esame, se non hai avuto modo di confrontarti subito con un medico o un fisioterapista per avere spiegazioni, la cosa che farai sarà andare su internet e digitare “significato, cure e trattamenti consigliati” per questo problema.

Prima di scrivere questo articolo ho provato anch’io a ricercare informazioni dal web sull’artrosi, e mi sono accorto che su questo argomento compaiono spesso delle visioni meccanicistiche della patologia e quadri clinici generalmente drammatici e nefasti.

È nata quindi l’idea di scrivere questo articolo dove analizzeremo questo disturbo, prendendone in considerazione le diverse sfaccettature.

E quindi partiamo proprio da:

1 Cos’è l’ARTROSI?

È il processo per cui la cartilagine, che riveste tutte le articolazioni e favorisce lo scorrimento fra le superfici ossee, tende ad assottigliarsi.

È una sorta di “usura” dell’articolazione che provoca una riduzione dello spazio articolare e una modificazione strutturale delle superfici ossee (becchi osteofitici). 

Le articolazioni più colpite sono quelle che devono sostenere il peso del corpo contro gravità (anca, ginocchio e colonna vertebrale).

Purtroppo la cartilagine articolare non ha la capacità di rigenerarsi (altrimenti il fenomeno dell’artrosi non sarebbe così diffuso!).

Fortunatamente però questo cambiamento è un processo naturale e lento, e, quindi, possiamo provare a “tamponarlo” mettendo in atto tutti i rimedi e trattamenti che ti consiglieremo.

2 Sintomi dell’artrosi

Avvertiremo prevalentemente:

  • Sensazione di rigidità a livello dell’articolazione coinvolta (es. non riuscire a infilarsi autonomamente le scarpe o accavallare le gambe, per quanto riguarda gli arti inferiori)
  • Dolore nell’alzarci (dopo che si è stati molto seduti)
  • Dolore durante il cammino (che aumenta durante il tragitto)
  • Dolore che aumenta la sera dopo che siamo stati in piedi tutto il giorno
  • Presenza di scrosci e crepitìi
  • Gonfiore articolare

La localizzazione del dolore è di solito profonda e ben precisa sull’articolazione coinvolta.

Nel caso dell ‘ artrosi dell’anca il fastidio  si può avvertire prevalentemente a livello inguinale (anteriormente), oppure posteriormente, dove si potrebbe confondere con un classica *LOMBALGIA*.

È sempre importante una diagnosi differenziale da parte di un professionista!

3 Cause

Le cause per cui si sviluppa l’artrosi sono principalmente:

  • Fisiologiche, dovute all’invecchiamento (ahimè…)
  • Genetiche
  • Sesso ( le donne sono maggiormente colpite)
  • Sovrappeso ( le persone in sovrappreso presentano un rischio doppio di sviluppare artrosi)
  • Malattie endocrino-metaboliche (artrite reumatoide/gotta/emofilia…)
  • Traumi/ fratture
  • Malformazioni articolari (es. displasia o conflitto femoro-acetabolare nell’anca)
  • Tensioni muscolari
  • Limitazioni articolari, anche a distanza, che possono portare ad un sovraccarico di un lato rispetto all’ altro.

4. Diagnosi

L’esame diagnostico che per primo viene effettuato per valutare la situazione articolare è senza dubbio la radiografia, la quale ci mostra i profili e la distanza fra le superfici ossee.

A questo punto qualcuno potrebbe dirmi: “Ok, ho dolore durante alcune azioni che hai descritto prima e, dalla RX, si è evidenziata un’artrosi… quindi la causa del mio problema DEVE ESSERE l’artrosi!”.

Mmmm…. non è proprio così semplice!

Facciamo un po’ di chiarezza :

  • L’artrosi è un processo fisiologico e comunissimo: lo si può ritrovare anche in persone di 30 anni che non hanno nessun dolore muscolo-scheletrico,  fino ad arrivare alla quasi totalità dei casi per quanto riguarda gli over 70.
  • Molti studi stanno dimostrando che non esistono correlazioni fra il grado di artrosi ed i sintomi che una persona avverte.
  • A volte tensioni muscolari o infiammazioni capsulari potrebbero causare dolori simili . Talvolta è difficile trovare una causa univoca nel definire un problema.

Da ciò puoi dedurre che ci sono tantissime persone che hanno artrosi, ma non lo sanno.

Ma se stai ancora leggendo questo articolo, scommetto che rientri nel caso in cui il dolore è presente.

Quindi….

5 Cosa fare?

  • Mantenersi attivi o comunque continuare a svolgere le attività quotidiane
  • Curare l’alimentazione ed evitare i chili di troppo
  • Correggere eventuali alterazioni metaboliche (diabete/ iperuricemia…)

Possibili integrazioni associate:

  • Integrazione farmacologica con condroprotettori (acido ialuronico): spesso possono dare beneficio specialmente quando si parla di un quadro artrosico di grado non così severo.
  • Utilizzo di antinfiammatori (FANS): possono essere d’aiuto nel ridurre la sintomatologia nelle fasi acute. Hanno numerosi effetti collaterali, quindi cerca di non abusarne!
  • Integratori alimentari (glucosammina)

 Tutte queste integrazioni devono sempre essere indicate da un medico in seguito di una visita dettagliata !

6 Trattamento fisioterapico

Questi consigli ed indicazioni devono comunque essere associati ad un *trattamento fisioterapico*, basato su:

  • Gestione del dolore nelle fasi acute
  • Recupero della mobilità articolare
  • Rinforzo muscolare tramite esercizi con esposizione graduale al carico

Nel caso in cui la terapia conservativa non dia risultati e ci trovassimo di fronte ad un’usura importante si potrà prendere in considerazione un eventuale *intervento protesico*. 

Per maggiori informazioni a riguardo  puoi leggere il nostro articolo “Mi sono operato di protesi: e adesso?” nella sezione Blog.

Non temere comunque… Questi sono interventi con ottime possibilità di successo e con tempi di recupero abbastanza rapidi.

7  Conclusioni

Si può guarire dall’ artrosi?

Purtroppo NO. L’ artrosi è un problema che tende a progredire nel tempo,

MA….

la nostra esperienza, e soprattutto la letteratura scientifica, ci dicono che il trattamento conservativo riesce in molti casi ad evitare o ritardare l’ intervento chirurgico. 

Nel caso in cui l’intervento risulti inevitabile, aver eseguito un percorso di fisioterapia pre-operatoria gioverà alla tua muscolatura e permetterà di  affrontare il decorso post chiurgico con importanti vantaggi dal punto di vista neuromuscolare! 

Se ti servono informazioni più specifiche sull’argomento o se vuoi fissare una VALUTAZIONE GRATUITA per il TUO problema, non esitare a contattarci.

A presto!

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