Dolore cervicale: vieni a “capo” del problema!

Indice:

  • Introduzione
  • Cause del mio dolore?
  • Sintomi cervicalgia
  • Cosa devo evitare?
  • Cosa deve fare?
  • Trattamento

Scommetto che almeno una volta nella vita è successo anche a te: svegliarsi con un dolore intenso a livello del collo e non riuscire a girare la testa a destra o sinistra…
Beh… penso che in molti, compreso il sottoscritto, si siano riconosciuti in questa situazione!

La CERVICALGIA è il secondo dolore muscolo scheletrico più comune, secondo soltanto alla lombalgia e ne hanno sofferto nella propria vita almeno i due terzi della popolazione mondiale. Questa stima è in aumento e l’età media d’insorgenza si sta abbassando.

Ciò è dovuto principalmente ai cambiamenti sociali e lavorativi degli ultimi decenni che ci impongono posture sedute prolungate (basta ripercorrere mentalmente una giornata ‘tipo’ e pensare al tempo che trascorriamo fra letto, auto, scrivania, divano… ), all’ utilizzo smodato di cellulari e tablet, che mantengono il tratto cervicale sempre in posizione flessa e  a stili di vita sempre più frenetici con alto carico di stress.

Le cause quindi si possono suddividere in:

Meccaniche

  • postura:
  • movimenti ripetuti:
  • inattività
  • traumi (colpo di frusta)
  • attività sportive con sovraccarico eccessivo
  • artrosi /ernie (ebbene sì…le metto così in basso e dopo vi spiegherò il perché)

Metaboliche:

  • alimentazione
  • stile di vita frenetico

Emozionali:

  • stress (“mi sento tutto il peso sulle mie spalle…”, “mi sento schiacciato dalla situazione…”)

sintomi però riguardanti le problematiche della colonna cervicale sono molto vari e comprendono anche altri distretti:

  • Rigidità: difficoltà ad effettuare i movimenti naturali del collo
  • Scrosci articolari: rumori, schiocchi e sensazione di sabbia fra le vertebre
  • Tensioni muscolari a livello di collo e spalle
  • Vertigini
  • Nausea
  • Mal di testa
  • Formicolio braccia/ mani
  • Disturbi mandibolari

Questo ci fa capire come la zona cervicale interagisca con molteplici sistemi e quanto sia importante una diagnosi differenziale precisa.

Devo fare subito qualche esame diagnostico?
NO!
Un approfondimento diagnostico è necessario soltanto in una piccola percentuale di pazienti, in presenza di sintomi che possano far sospettare che ci siano specifiche situazioni anatomiche responsabili del problema.

Io li ho già fatti: ho artrosi, protrusioni/ernie… sono destinato ad avere sempre dolore?

NO!
Sfatiamo qualche mito…

Nella prassi quotidiana artrosi, protrusioni ed ernie sono ritenuti quasi sempre la causa della maggior parte delle patologie articolari.
Ma non è proprio così…

Esistono studi che evidenziano che, eseguendo una Risonanza magnetica ad un gruppo di persone con più di 35 anni, che non soffrono di disturbi cervicali, la probabilità di trovare in loro una forma di discopatia (ernia/protrusioni…) sia circa del 75%.
Si, hai letto bene …il 75% di persone “senza nessun dolore cervicale” avrebbe alterazioni discali, e questo dato tende a salire con l’avanzare dell’età!

Per quanto riguarda l’artrosi, inoltre, la riduzione della distanza fra le vertebre è un processo fisiologico e, spesso, in un quadro doloroso (che ha il picco massimo di incidenza fra i 50 ed i 60 anni) è sempre presente.

Questo fa capire che artrosi o degenerazioni discali non possono essere una spiegazione ragionevole per ogni problematica, altrimenti dopo una certa età, quasi la totalità delle persone dovrebbe avere dolore cervicale!

!Attenzione! non voglio dire che queste alterazioni non possano essere responsabili di patologie, talvolta anche importanti, ma sicuramente esse riguardano casi specifici e limitati.

Da cosa è dovuto allora il mio dolore?

È importante vedere Il dolore come un campanello d’allarme che ci invia il nostro corpo e non come un danno o una lesione anatomica in atto.

Quello che il nostro collo ci comunica è che le sollecitazioni che subisce sono maggiori di quelle che riesce a sopportare.
I muscoli cervicali, di conseguenza, tendono ad iperattivarsi, irrigidirsi ed andare in spasmo.

Talvolta le cause che portano a questa situazione sono evidenti (come nel caso di un colpo di frusta) mentre altre volte il problema principale potrebbe essere in un’altra parte del corpo.
Un esempio potrebbe essere un blocco a livello della colonna lombare: nel tentativo di muoverci, si crea un iper-attivazione del tratto cervicale per compensare il deficit di mobilità lombare.

Cosa devo fare quindi?

Mantieniti in movimento

Rilassati! Come abbiamo visto lo stress può influire sui dolori cervicali. E per di più è stato dimostrato che fattori emotivi hanno un impatto sfavorevole sul recupero.

Cerca di mantenere un’alimentazione sana ed un corretto rapporto idrico

Regolarizza il tuo stile di vita, migliorando la  qualità del sonno

Cosa devo evitare?
  • Utilizzo massiccio di farmaci antinfiammatori: spesso il dolore è ricollegabile a tensioni della muscolatura cervicale e non ad un infiammazione tessutale.
  • Immobilizzazione prolungata tratto cervicale: durante la fase acuta può darci sollievo l’utilizzo di un collare che ci limita il movimento e ci sostiene il capo. Questo sostegno però va a sostituirsi all’azione dei muscoli cervicali che si indeboliscono progressivamente, quindi cerca di utilizzarlo solo per un breve periodo.
Il trattamento fisioterapico è efficace? In cosa consiste?

SI!
E questo ti può aiutare già dalle primissime fasi…

Come hai appena visto il mondo delle problematiche cervicali è molto ampio perciò ti consiglio di affidarti sempre a specialisti.

I nostri trattamenti sono sempre individualizzati e legati alle specifiche problematiche del paziente, ma oggi cercheremo di darti una linea guida generale su come affrontare insieme questo problema allegandoti qualche esercizio per aiutarti a gestire al meglio la tua situazione.

Nella fase acuta (le prime 48 ore da quando ci alziamo la mattina con dolore, sensazione di blocco e limitazione funzionale importante) non andremo ad utilizzare tecniche invasive sul rachide cervicale, ma si lavorerà con tecniche di rilassamento, gestione della respirazione, mobilità e svincolo dei tratti vertebrali inferiori (lombare e toracico) insieme all’utilizzo di terapie strumentali (tecar, laser ad alta potenza…) per ridurre dolore ed infiammazione a livello locale.

Di seguito riportiamo alcuni semplici esercizi per la fase acuta:

Esercizio di respirazione diaframmatica
Esercizio per migliorare la mobilità lombare

Superati i primi 2-3 giorni (fase post-acuta) il dolore sarà meno intenso, ma generalmente permane la rigidità articolare.
Qui vengono utilizzate tecniche manuali tramite manipolazioni, mobilizzazioni e massaggi per decontrarre la muscolatura cervicale in associazione ad esercizi attivi per cercare di recuperare il corretto schema motorio.

Gli esercizi diventeranno sempre più importanti nel prosieguo del trattamento e i nostri migliori alleati nell’evitare di ricadere in fastidiose recidive.

Gli esercizi che abbiamo allegato a questo articolo possono essere utile per la maggior parte
delle problematiche cervicali.
Per vedere altri semplici esercizi specifici per il dolore cervicale clicca sul pulsante qui sotto 

Clicca qui

Se ti servono altre informazioni più specifiche su questo argomento o vuoi avere un piano completo e mirato per il TUO problema cervicale, non esitare a contattarci.

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