Dolore laterale di gomito: cosa fare!
Tempo di lettura: 4 minuti

Dolore laterale di gomito: cosa fare!
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Un dolore profondo e localizzato a livello laterale al gomito, che nel giro di pochi giorni peggiora e non ti permette più di aprire una bottiglia d’ acqua o addirittura tenere un bicchiere in mano…

Eh sì…

Il Dolore laterale di gomito è un problema ben noto e spesso conosciuto con denominazioni come Epicondilite o Gomito del tennista.

Che cos’è?

E’ un sovraccarico dei tendini che servono ad estendere il polso.

Proprio per questo non avremo particolari problemi nei movimenti del gomito, ma le attività che maggiormente ci daranno fastidio saranno quelle relative ad azioni che coinvolgono le articolazioni del polso e della mano (stringere e sollevare un oggetto per esempio).

Sintomi

Come abbiamo detto il dolore è ben localizzato nella zona esterna del gomito.

Solo in alcuni casi potremmo avvertire anche un irradiazione all’ avambraccio o un formicolio alle dita delle mani.

Il dolore si può scatenare improvvisamente dopo un’ attività inusuale molto impegnativa (magari dopo una bella giornata di giardinaggio) ,oppure in altri casi può aumentare gradualmente.

Come detto prima questa problematica viene comunemente chiamata “Gomito del tennista” , ma non facciamoci ingannare dalle parole, questo disturbo non colpisce solo in giocatori di tennis e sportivi…

ANZI…

si è visto come la percentuale di insorgenza sia maggiore in chi svolge lavori che prevedono  l’uso frequente e prolungato di utensili (come il martello o il cacciavite) o nei lavoratori  sedentari, costretti a continui movimenti del polso e del gomito (mouse o tastiera).

Cause

Questo ci fa capire come possano incappare in un sovraccarico tendineo anche coloro che non praticano sport ad alto livello e non eseguono attività di carico e stress particolarmente importante.

Soffermiamoci sulle possibili cause:

  Rigidità articolare del polso e del gomito: Se la mobilità di questi distretti è limitata, ci sarà più probabilità di sviluppare dolore;

Mantenimento della solita posizione del gomito per un tempo prolungato: non  solo chi  fa troppa attività è soggetto ad epicondilite, ma anche chi ne fa troppo poca!

Riduzione forza a livello dei muscoli dell’ avambraccio

Problematiche cervicali: i nervi che danno l’ impulso di contrazione alla muscolatura del braccio partono dalla colonna cervicale, quindi queste due strutture sono strettamente connesse;

  • Iperlassità o riduzione mobilità gomito : Un eccessivo allungamento o una retrazione legamentosa/capsulare, rendono l’articolazione più vulnerabile ed incline a sviluppare una tendinopatia.
Diagnosi

Per effettuare la diagnosi generalmente non servono specifici esami strumentali.

La risposta dolorosa alla palpazione sulla protuberanza ossea laterale al gomito (epicondilo) e ai test provocativi può essere di per sè sufficiente a inquadrare il problema, ma in condizioni di dolore più persistente può essere richiesta un’ecografia o una Risonanza magnetica.

Trattamento fisioterapico 

A seconda della tipologia di problematica, delle caratteristiche individuali del paziente e delle proprie richieste funzionali, sceglieremo un piano terapeutico personalizzato.

Nei primi giorni, durante la fase acuta, dove il dolore è molto intenso e vi è una significativa limitazione nei movimenti andremo ad utilizzare:

  • Terapie strumentali come Laser ad alta potenza e Tecarterapia
  • Bendaggio funzionale che può essere inserito in una prima fase per cercare di alleviare il dolore locale.
  • Tecniche manuali di mobilizzazione e decompressione del gomito per ristabilire la completa mobilità e ridurre la rigidità dell’articolazione.
  • Massaggio trasverso profondo a livello dell’avambraccio per rilassare la muscolatura contratta.

In questo periodo potremmo inoltre applicare impacchi di ghiaccio sulla zona dolente  per circa 10’ più volte al giorno.

Nel giro di un paio di settimane il dolore tenderà gradualmente a diminuire e ad essere un po’ più “gestibile “.

In questa fase post-acuta verrà inserito un lavoro di:

  • Stretching delle strutture muscolo-tendinee,
  • Onde d’urto focali : queste hanno un ottimo risultato a livello sintomatologico locale.
  • Esercizi di rinforzo muscolare  per ristabilire la corretta funzionalità del nostro gomito. Questi sono una parte importantissima nel recupero, serviranno per incrementare gradualmente il carico tendineo così da riuscire a tornare in sicurezza alle nostre attività.
  • Soprattutto se svolgiamo un’ attività lavorativa intensa potrebbe essere utile l’utilizzo di un tutore. Questo può essere usato nella fase acuta per ridurre il dolore, ma anche nel primo periodo di ritorno al lavoro per avere una maggior sensazione di stabilità e sicurezza a livello del gomito.Presso il centro “Ti Riabilita” il nostro terapista specializzato realizzerà tutori su misura e personalizzati per le tue necessità!
Conclusioni

È vero…

il dolore laterale di gomito è una problematica molto fastidiosa, che spesso ha tempi di guarigione lunghi.

Questo non per sconfortarti, ma per darti un’informazione per evitare di sviluppare inutili preoccupazioni.

Come hai visto esistono molte strategie per combattere questo fastidio, fra tutte quella dell’esercizio attivo che, se praticato con continuità, è molto efficace anche nelle situazioni più ostiche.

Se ti servono informazioni più specifiche sull’argomento o se vuoi fissare una  VALUTAZIONE GRATUITA per il TUO problema, non esitare a contattarci.

A presto!

A cura di Michele Diamanti
• Fisioterapista
• Laureato in Scienze Motorie

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