RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO FEMMINILE

RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO FEMMINILE

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Cos’è il pavimento pelvico femminile?

Tutti noi usiamo il termine pavimento per indicare la struttura sulla quale camminiamo e poggiamo i piedi, con il peso di tutto il nostro corpo, nelle nostre case: il pavimento pelvico è il vero e proprio pavimento della pelvi.

La pelvi (o bacino) femminile è la sede di sviluppo e accrescimento del feto, e racchiude e protegge organi come la vescica, l’uretra, l’intestino retto, l’utero, le ovaie e le tube: il pavimento pelvico è la zona ove poggiano tutti gli organi della pelvi, la regione del vostro corpo che poggia sul sellino, quando andate in bicicletta.

L’insieme delle parti molli che chiudono in basso la pelvi, prende il nome di perineo, e il pavimento pelvico è la zona muscolare, molto complessa, che lo caratterizza, e che si trova attorno agli sfinteri, dei veri e propri fasci muscolari che sono legati tra loro e che “stanno attorno” (in greco pèri-):

  • allo sfintere esterno dell’uretra (lo sfintere che si rilascia volontariamente quando si ha lo stimolo di urinare)
  • alla vagina (l’organo dell’atto sessuale e lo sfintere per eccellenza durante il parto, dal cui canale si assiste al passaggio del feto durante la nascita)
  • al retto (lo sfintere esterno dell’ano che viene utilizzato quotidianamente per la defecazione)

Il pavimento pelvico è quindi una zona muscolare che si usa quotidianamente, e che viene particolarmente sollecitata nei momenti di cambiamento ormonale (pubertà, gravidanza, post partum, menopausa) e di peso (gravidanza e aumenti di accumulo eccessivo di grasso addominale) ed è collegata a funzioni che la cultura ci ha insegnato a considerare nascoste, intime, segrete.

E’ inoltre una zona sensibile agli stati d’animo e si trasforma come il loro umore!

Di cosa ha bisogno il pavimento pelvico?

  • Attenzione: ovvero una presa di coscienza quotidiana e un allenamento per mantenerlo tonico e sano.
  • Rispetto: ovvero rispettare i tempi e le modalità fisiologiche rendendo la persona consapevole del proprio corpo (come si fa la pipi? come si va in bagno? con quali posizioni e tempi?),
  • Cure: igiene del perineo, lavaggio quotidiano (come e quando? quali detergenti? quali detergenti per le varie fasi della vita?)

Quali disturbi possono manifestarsi a carico del pavimento pelvico? 

  • dolore durante i rapporti sessuali
  • perdita involontaria di urina
  • perdita di urina sotto sforzo,durante colpo di tosse, starnuto, sollevamento pesi,corsa
  • perdita involontaria di gas o feci
  • stitichezza
  • dolore pelvico cronico
  • sensazione di peso e instabilità
  • prolassi
  • infezioni ricorrenti delle vie urinarie

Tutto ciò viene spesso taciuto o si pensa siano manifestazioni “normali”.

Molte donne per questo si rassegnano al problema con ripercussioni negative sullo stile di vita e sull’umore senza sapere che certi problemi si possono recuperare e molto!

 

 Posso fare prevenzione?

 Si!… Si può fare prevenzione ponendo attenzione al pavimento pelvico, rispettando i tempi giusti per urinare (la vescica è un serbatoio e va svuotata nel momento in cui si avverte lo stimolo, non prima).

L’ampolla rettale, allo stesso modo, va svuotata quotidianamente, quando si avverte lo stimolo e nella posizione spontanea in natura, ovvero quella che si assume nei bagni alla turca: sarebbe utile procurarsi uno sgabello su cui poggiare i piedi nel momento in cui ci si siede sul wc,in posizione parallela, con una distanza pari a quella del bacino.

Inoltre è possibile fare un vero e proprio “allenamento” della muscolatura del pavimento pelvico attraverso esercizi di contrazione volontaria dei muscoli stessi con tempi e modi differenti in base ai consigli del terapista specializzato in queste problematiche.

  

Quando curare i disturbi?

  • In qualsiasi momento della vita: dalla giovane età, alla post menopausa.

Al momento della comparsa della sintomatologia particolarmente fastidiosa, durante un eventuale peggioramento o per prevenire le manifestazioni.

  • In gravidanza la prevenzione è consigliata a tutte le donne: ad esempio in Francia e in Belgio dalla metà degli anni ’80 tutte le giovani donne fanno un ciclo di rieduzazione pelvi-perineale sia in gravidanza che in post partum, indipendentemente dalla comparsa di sintomatologia.

Come curare i disturbi?

  • Attraverso la rieducazione e riabilitazione del pavimento pelvico che si avvale di tecniche conservative, non invasive e non dolorose senza alcun tipo di controindicazione.
  • Le tecniche rieducative seguiranno un percorso specifico per ogni tipo di paziente in particolare verranno utilizzate:

FISIOCHINESITERAPIA (fkt): prevede  la presa di coscienza della regione perineale e dell’attività muscolare dell’elevatore dell’ano e l’eliminazione delle sinergie agoniste ed antagoniste  o dell’inversione di comando. La FKT prevede inoltre il “training muscolare” dell’elevatore dell’ano e  l’automatizzazione dell’attività muscolare perineale  durante le attività fisiche quotidiane.

BIOFEEDBACK (bfb): prevede l’utilizzo di un dispositivo elettromedicale dotato  di una sonda vaginale (ad uso esclusivo della singola paziente),  di elettrodi esterni  e di un computer con monitor.  Uno specifico software consente al computer di convertire  un segnale biologico,  come ad esempio la contrazione muscolare, in un tracciato grafico visibile sul monitor che ne indica l’intensità e la durata.   La conversione è istantanea e consente alla paziente di visualizzare il lavoro muscolare che sta compiendo  con la possibilità di modificarlo volontariamente. Nelle prime fasi del trattamento riabilitativo il BFB si rende necessario  al fine di ottenere una migliore presa di coscienza della muscolatura pelvica in quelle pazienti che presentano un deficit non neurogeno della capacità contrattile del muscolo pubo-coccigeo.

STIMOLAZIONE ELETTRICA FUNZIONALE (sef): si avvale dell’utilizzo di un apparecchio elettromedicale (in genere lo stesso utilizzato  per il BFB) e di una sonda vaginale o anale.  Agisce attraverso l’erogazione di correnti appositamente programmate sulla macchina dal terapista e funziona solo in presenza di una innervazione sensitivo-motoria dell’organo bersaglio almeno parzialmente conservata.

Quali benefici si possono ottenere? 

  • mantenere o recuperare una vita sessuale soddisfacente
  • prevenire o trattare l’incontinenza urinaria
  • migliorare il tono della muscolatura in gravidanza per evitare lacerazioni perineali
  • migliorare il tono della muscolatura o le problematiche relative al dolore nel post partum
  • aumentare il controllo neuro muscolare
  • prevenire il peggioramento del prolasso genitale di lieve entità
  • migliorare la statica pelvica prima e dopo un intervento chirurgico per via vaginale
  • risolvere gli esiti dolorosi da intervento chirurgico

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